Le tasse sulla casa si potranno pagare a rate?
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I debiti. Sino ad oggi la rateazione delle cartelle esattoriali riguardava solo le imposte dovute allo Stato e, quindi, nei confronti di Agenzia Entrate Riscossione. Tale possibilità era però preclusa per le imposte locali come appunto Imu, Tasi e Tari. Dall’anno prossimo non sarà più così e, in assenza di un’apposita disciplina regolamentare, l’ente locale o l’agente per la riscossione dei tributi locali, su richiesta del debitore, sarà obbligato a concedere la rateazione del pagamento delle somme dovute fino a un massimo di 72 rate mensili. Questo è quanto previsto dallo schema della Legge di Bilancio 2020.
Le novità. Tra le novità della manovra 2020 vi è la rateazione delle entrate locali. È previsto un trattamento di favore per coloro che si trovano in difficoltà economica. Casi simili potranno pagare a rate quanto dovuto, ma solo nel caso in cui l’importo sia superiore ai 100 euro.
Da considerare, inoltre, il limite massimo di 72 rate mensili per gli importi che sfondano la soglia dei 20 mila euro e il minimo di 4.
Se il debitore non dovesse pagare due rate consecutive, perderà ogni beneficio e non potrà più contare sul dilazionamento del debito. Gli interessi, inoltre, non dovranno essere applicati superando il 2% del tasso legale. Le misure cautelari scatteranno solo laddove vi sia il mancato accoglimento dell’istanza.
Inoltre, secondo quanto riportato dai primi commentatori, le rate mensili scadano “nell’ultimo giorno di ciascun mese indicato nell’atto di accoglimento dell’istanza di dilazione”.
Gli enti non perdono del tutto il potere di regolamentare “le condizioni e le modalità per concedere il beneficio” ma devono sottostare, in ogni caso, alla nuova legge.
Di conseguenza, dal ragionamento esposto, sembra che ad una maggiore somma corrispondono maggiori rate. Per meglio dire, l’ente non perde il potere di regolamentare le condizioni e le modalità per concedere il beneficio, ma deve rispettare comunque il parametro stabilito dalla legge, che gli impone di riconoscere un numero di rate non inferiore a 36 per debiti di importo superiore a 6 mila euro.
Inoltre, qualora le condizioni economiche del debitore dovessero peggiorare, è possibile prorogare solo una volta il periodo di dilazione con provvedimento dell’ente creditore, a meno che non sia intervenuta la decadenza dal beneficio per inadempimento.
Riepilogando ecco cosa prevede lo schema della Legge di Bilancio 2020:
- La dilazione costituirà un diritto e non potrà essere negata per debiti oltre 100 euro.
- Il numero delle rate cresce al crescere dell’importo dovuto.
- Se il debito è superiore a 6 mila euro, il numero di rate riconosciuto non può essere inferiore a 36.
- Se il debito è superiore a 20 mila euro si può chiedere una dilazione da un minimo di 4 rate fino a un massimo di 72.
- Si perde il diritto alla rateazione se si omette di pagare 2 rate consecutive.